Nero Wolfe, principe eccentrico dei gourmet detectives, «inconsapevole pioniere dello slow food»?

Sabato 7 marzo al Restaurant Savoy, a cura della Condotta di Trieste

Care Socie e amiche, cari Soci e amici,

dopo il bel successo di Assaggio Divino, eccoci pronti a presentarvi il quinto appuntamento della serie Gastronomia e romanzi polizieschi, tra letteratura, misteri, buona cucina e progetti Slow Food, in programma sabato 7 marzo alle ore 20.00 al Restaurant Savoy in Riva del Mandracchio 4 a Trieste. Questa volta attraversiamo l’oceano, addentrandoci negli Stati Uniti degli Anni Trenta, quelli del proibizionismo, della Grande depressione e quindi più tardi della seconda guerra mondiale e del maccartismo, seguendo le tracce lasciate da una figura eccezionale come Rex Stout, autore della fortunata e irripetibile saga di Nero Wolfe.

Sarà un’occasione per condividere una panoramica sulla detective story dagli anni Trenta ai Settanta del secolo scorso, una riflessione sul ruolo centrale della cucina nei romanzi di Stout e sulla grande articolazione della passione gastronomica di Wolfe. Il percorso di indagine sarà questa volta costellato di paradossi nell’accezione inglese del termine: Nero Wolfe vs Archie Goodwin, detective story all’inglese vs hard boiled detectives, Nero Wolfe montenegrino vs Nero Wolfe americano, Nero Wolfe vs FBI, fino a birra vs latte, slow food vs fast food (of course!) e infine, ma senza conflitto, Andrea Stoppari, chef del Savoy di Trieste, vs Fritz Brenner, resident chef della brownstone di Wolfe a New York. Il menù della serata è infatti una libera interpretazione, non senza un appropriato sense of humour, delle ricette del The Nero Wolfe Cookbook da parte di Andrea Stoppari.

Non mancheranno naturalmente alcuni Presidi Slow Food (dal Riso Gigante Vercelli al Pan di Sorc, dal Canestrato di Castel del Monte alla Razza suina Mora romagnola fino alla Mele antiche dell’Alto Friuli) da vari angoli della penisola italiana, che di certo non è assente nell’universo culinario di Stout, indizi piuttosti evidenti dell’intento di tenere bene al centro dell’attenzione il cibo vero, quello buono, pulito e giusto.

E da bere? Impossibile non ricorrere alla bevanda preferita di Nero Wolfe, la birra (in questo caso quella del piccolo Birrificio Maiella di Pretoro, Chieti), quasi un’ossessione per il detective, al punto che la sua entrata in scena fu proprio con le parole: “Where’s the beer?

Ecco il menù:

Un riso un po’ orientale

Frittelle di Riso Gigante Vercelli con salsa di scalogno al curry [da Rice Fritters, The Red Box]

Ops! Where is the Tuna Fish?

Girello di vitello a bassa temperatura con sgombri, maionese e il suo ristretto

[da Vitello tonnato, And Be a Villain]

Cozze Born in the USA

Zuppa di cozze al vino con crostini di Pan di sorc

[da Mussels in White Wine, A Right to Die]

Ricotta and Spinach Balls

Gnocchi di ricotta e spinaci con fonduta al Canestrato di Castel del Monte [da Dumplings, Death of a Dude]

Svinjetina u pivu vs Pork with Beer

Stufato di spalla di maiale di razza Mora Romagnola con bacon crispy alla birra artigianale [da Pork Stewed in Beer, Method Three for Murder]

Apple Pie, un po’ di America in Friuli

Torta di Mele antiche dell’Alto Friuli con salsa alla birra e mirtilli [da Apple Pie, Fer-de-Lance]

La citazione del titolo è tratta da F. Secci, Non solo Nero Wolfe, Aras Edizioni 2015

Luogo, data e ora

Restaurant Savoy, Riva del Mandracchio 4, Trieste; sabato 7 marzo alle ore 20.00

Contatti e prenotazioni

Prenotazione obbligatoria al nostro indirizzo trieste@slowfoodfvg.it entro martedì 3 marzo o fino a esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni anche 347 0908052 (Sergio).

Costo di partecipazione

Il costo della serata è di 50 euro per i Soci Slow Food e di 55 euro per i simpatizzanti (75 euro Tessera Slow Food inclusa). In omaggio ai partecipanti l’opuscolo sulla serata in formato digitale.